Correnti di Valle: La canzone della Foresta | Gambasca
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Nella Biblioteca nel Bosco, un luogo magico confine tra Gambasca e Martiniana Po, Irene Borgna racconta una storia di resistenza civile che parla di ambiente, di emancipazione, di coraggio. Si tratta di uno degli appuntamenti “Zana Fest | Correnti di Valle”, il festival sostenibile e partecipato della Valle Po, tra Arte, Sport, Cultura e Divertimento. Trovate il programma completo a @zana.fest Camminata, spettacolo teatrale e aperitivo al sacco. A Chambon, minuscolo villaggio della Val Chisone, alla fine dell’Ottocento la comunità si oppose a chi voleva abbattere una foresta centenaria che proteggeva le case e i campi dal pericolo delle valanghe. Lo spettacolo “La canzone della foresta” descrive quella che per decenni è stata ricordata come “La rivolta d’autunno” in cui le donne di Chambons furono protagoniste di un episodio di resistenza civile che ruota attorno a 9.500 larici a monte del piccolo paese. Un tratto di monte ripidissimo in cui una foresta di larici secolari, molto pregiati, faceva gola ai taglialegna. Ma per gli abitanti di Chambons quel bosco aveva la preziosa funzione di proteggere il centro abitato dal rischio delle valanghe. La storia racconta di una contesa tra i Comuni di Mentoulles e Fenestrelle, il cui sindaco decise di vendere il legname contro la volontà degli abitanti. Gli sviluppi giudiziari avrebbero detto che quella decisione era contraria alla legge, ma questa consapevolezza non sarebbe servita a niente senza una comunità pronta a lottare per i propri diritti. Così quando i taglialegna salirono con le accette in mano, davanti si trovarono le donne del paese armate di sassi e non poterono far altro che andarsene. Per decenni di questa storia non è rimasto altro che il testo di una canzone in piemontese di cui nessuno più ricordava la musica. A riportarla in vita sono state le ricerche storiche di Alberto Espagnol, Roberta Moschini e Bruno Usseglio, che l’hanno ricostruita grazie agli articoli comparsi all’epoca apparsi su La Lanterna Pinerolese. Irene Borgna l’ha trasformata in un monologo teatrale che porta in giro grazie a un kamishibai, un teatro viaggiante della tradizione giapponese in cui le parole dell’attrice vengono accompagnate dagli acquerelli di Silvia Benetollo. Domenica 6 luglio Ritrovo: 14,30 Spettacolo: 16,00 Rientro: 20 circa Raggiungeremo la Biblioteca nel Bosco a piedi (circa 2 ore di camminata) partendo da Martiniana o da Gambasca ed è consigliato portare in autonomia una merenda sinoira da condividere dopo lo spettacolo tra i castagni secolari. Per i partecipanti sarà comunque allestito un piccolo rinfresco. ⚠ Posti limitati: quindi prendere il biglietto (gratuito) in questa pagina! PS: ti invieremo tutti i dettagli poco prima dell'evento tramite e-mail Per i dettagli segui @zana.fest 💚 A questo evento hanno contribuito: Comune di GambascaComune di MartinianaBiblioteca Comunale Giovanni ArpinoBIO Irene Borgna, un dottorato di ricerca in antropologia alpina con Marco Aime, ha fatto della montagna la sua passione e il suo mestiere. Nata a Savona nel 1984, vive e lavora in Valle Gesso, nelle Alpi Marittime, dove si occupa di divulgazione ambientale e fa la guida naturalistica, portando a spasso gli escursionisti fra cime e rifugi. È autrice di “Cieli neri” (Ponte alle Grazie 2021, premio Rigoni Stern) e “Il pastore di stambecchi” (Ponte alle Grazie 2018, menzione speciale al premio Rigoni Stern), “Montagna femminile plurale” (2014, Zandegù edizioni), “Profondo verde” (Mimesis edizioni 2010).
Information Source: Pro Loco Paesana | eventbrite