Oasi Del Visir Resort

APPARTAMENTO: andrebbe un po' ristrutturato soprattutto il bagno che aveva l'asse del water che si staccava e il box doccia che perdeva acqua. Materasso scomodo. Esternamente il portico aveva 2 sdraio mezzi rotti e con il telo lurido. Stessa cosa per il cuscino del divanetto. Andrebbe fatta una bella pulizia e un bel rinnovo di alcuni arredi! PISCINA: carina ma anche qui andrebbe tenuta un po' più pulita. Inoltre è aperta anche alle persone che non soggiornano nella struttura e secondo me non è molto corretto. Oltretutto non è indicato nella descrizione della struttura!!! Ma il più grosso disagio lo provoca la MUSICA ASSORDANTE che dalle 9 del mattino alle 19 di sera rimane accesa in piscina ma la senti anche se ti chiudi nell'appartamento. ZERO RELAX!!!!!! PIÙ CHE UN'OASI SEMBRA UNA DISCOTECA e non entro nel merito della scelta musicale, perché è soggettiva, ma a mio avviso era pessima!!! RIFIUTI: Inoltre trovo vergognoso che nel 2023 non si provveda alla raccolta differenziata dei rifiuti!!!! Abbiamo trovato i bidoni della differenziata a Torre Guaceto in spiaggia e non li mettete in un villaggio con gli appartamenti?!?!? RISTORANTE: Il ristorante interno lo sconsiglio. Abbiamo mangiato una sola volta, è economico ma qualitativamente scarso.

Abbiamo soggiornato in questo resort per una vacanza con gli amici e, onestamente, ho opinioni contrastanti per ogni aspetto della struttura. Posizione ottima, da qui, infatti, è semplice raggiungere tutte le città che meritano di essere visitate. L’accoglienza non è stata chissà quanto calorosa: nessuna informazione sul posto, nessun benvenuto, solo chiavi e pagamento. L’ingresso nella camera non è da meno: camera datata e poco curata, dove, sin da subito, si è notata la presenza di tanta polvere, sia all’interno che nel balcone esterno, e lenzuola e copriletti macchiati. Il terrazzino è molto carino ma malandato: polvere, capelli ovunque, con la ventola del condizionatore piena di ragnatele e poggiata a terra che rendeva l’aria del balcone a dir poco bollente. Sedie e stendino altrettanto sporchi, per questo mai utilizzati. Per assurdo, il bagno era la parte più pulita della camera, anche se mancavano gli asciugamani per tutti. Frigorifero maleodorante, rumori elettrici in tutto l’arco della giornata e della notte. Mancava anche un cestino in camera che è il minimo indispensabile. Piscina bellissima e molto cordiali i ragazzi che se ne occupano: penso sia il fiore all’occhiello di questo posto. Ottima anche la possibilità di parcheggiare all’interno della struttura con telecomando del cancello privato. Anche se il cancello necessità di manutenzione. Colazione misera: c’è davvero poco e la maggior parte dei prodotti sono merendine confezionate. Bella però la saletta esterna. Ristorante carino, ma menù troppo ridotto, pochissima scelta sui piatti. Ma il personale molto cortese. Costo caro per i servizi offerti. Niente animazione, niente presenza di personale (che si vede solo all’arrivo e al check out), silenzio quasi tombale. Il posto esteriormente molto bello, la struttura merita tantissimo! Piccoli accorgimenti relativi a pulizia ed animazione, cambierebbero l’esperienza di ogni cliente. Tornerei per il posto come posizione, come struttura, piscina ecc… ma non sicuramente per la camera.

Volevamo passare un pomeriggio rilassante in piscina ma è stato tutto tranne che quello. Acqua sporca, assenza di depurazione e pavimentazione con dei buchi in cui si rischiava di farsi molto male. Tutto questo per il modico prezzo di 15€ a persona. Personalmente non ci ritornerò mai più e quindi sconsiglio vivamente.

Ho aspettato qualche giorno per scrivere questa recensione, non volevo scriverla a caldo e risultare non obiettivo, in alcun modo. Causa disorganizzazione e mancanza di tempo del sottoscritto, mi sono affidato ad un amico che in buona fede, pensando che questo postaccio fosse “nulla di eccezionale, ma passabile” ha prenotato qui per il cenone (mai usufruito) della sera del 31 dicembre, alla modica cifra di 85€ a persona, tavolo da 4, pagati 170€ il 28 come caparra (li volevano tutti subito…) e 170 appena seduti al tavolo. I sentori di una gestione a dir poco cafona del postaccio li avevo avvertiti già dalla mattina del 31, quando chiamando per avere conferma sullo svolgimento della serata, causa l’alto numero di contagi da covid, l’interlocutore senza mezzi termini e con tono burbero mi diceva “si confermato, NON venite però prima delle 21.30”. Comunque alle 21.30 siamo arrivati nel postaccio, la gente era tutta fuori a congelare. Alle 21.40 ci sono state aperte le porte antipanico di una sala fredda e impuzzolita di frittura. Nessuno davanti alla porta a dirci un “buonasera, qual è il vostro nome? Ah i signori X, benissimo seguitemi (oppure semplicemente “quello li in fondo è il vostro tavolo”), niente di tutto ciò, siamo stati noi che giravamo tra i vari tavoli alla ricerca del bigliettino con il nostro nome, mischiandoci agli altri commensali intenti a fare la stessa cosa, una scenetta al quanto deprimente… Trovato il tavolo ci accomodiamo, già presenti 4 bottiglie di acqua (2 naturali e 2 frizzanti), una bottiglia di scadente prosecco, e una bottiglia di rosso già stappata, con il tappo di sughero infilato a metà sul collo, e ghiacciata. Che il vino rosso si apra davanti al cliente e si serva a temperatura ambiente sicuramente i gestori del postaccio non ne sono a conoscenza, come non sono a conoscenza che se ti prendi 85€ a persona, una flute per il prosecco, un calice per il rosso devi metterli a tavola, invece c’erano 3 bicchieracci spartani, quelli anni 70 da pizzeria, che si distinguevano tra loro solo per le dimensioni. Naturalmente il nostro umore era già compromesso a questo punto, ho quindi chiesto alla cameriera di portarmi una bottiglia di vino non fredda, dopo un po' è arrivata una bottiglia, sempre già aperta, che era un po' meno fredda, ma comunque fredda, il motivo? Era vino alla spina riempito nelle bottiglie, l’ho assaggiato solo per conferma ma era evidentissimo. Ho cercato di non perdere la pazienza e ho chiesto ad un’altra cameriera se mi portasse una bottiglia di vino che fosse non freddo, e chiusa, che me la sarei aperta io al tavolo. A mia richiesta la cameriera mi ha risposto in malo modo, aggredendomi in quanto sostenevo che il vino fosse quello alla spina, dopo qualche minuto è tornata con la bottiglia integra come da mia richiesta, posandola con forza sul tavolo e andandosene via. Siccome avevo chiesto la bottiglia integra, mi sembrava logico che insieme ad essa avrebbe dovuto portarmi il cavatappi, ma mi ha lascia