11 giorni e notti in Alto Molise, una regione bellissima, verdissima, magica. E adesso spieghiamo il perché: 20 luglio arriviamo alla masseria Santa Lucia accolti da Emma che ci accompagna nella nostra luminosa casetta, ampia cucina, grande stanza e bagno, tutto con vista stupenda sul panorama circostante, poi giro di ricognizione, ampio giardino e sul retro una bella piscina circondata da giganteschi cespugli di oleandri. Cene serali e colazioni preparate dalle sapienti mani di Emma ci deliziano tutte le mattine e le sere in compagnia di altri fortunati ospiti. Emma attenta e disponibile ha soddisfatto sempre ogni nostra richiesta speciale…Ultima notte al B&B Borgo San Pietro, gestito da Valentina, figlia di Emma, una camera con vista sulla vallata, stupenda! Agnone, bellissima con le sue chiese romaniche e la visita alla fonderia Marinelli delle campane, visita da non perdere assolutamente che ci ha emozionato profondamente. Da ricordare la nostra esperienza all’ospedale di cui ho abbiamo avuto bisogno per fare dei controlli, abbiamo trovato una disponibilità e un’attenzione rare, una dottoressa e un’impiegata hanno dedicato un’ora del loro tempo a districare un pasticcio informatico che impediva di scaricare le prescrizioni necessarie ed effettuare gli esami richiesti. Un ringraziamento speciale per loro e un augurio anche per la popolazione tutta che l’ospedale riprenda al più presto la piena attività, messa in pericolo, a nostro avviso da miopi decisioni prese dall”alto”. E che dire delle degli incontri e delle visite che abbiamo fatto a Pietrabbondante, Caccavone(Poggio Sannita), Castelverrino, Bagnoli del Trigno, Capracotta con escursione sul monte Capraro, le fresche e dolci acque delle cascate del Verrino… esperienze che rimangono nella mente, negli occhi, nelle gambe. Tutta la zona soffre del problema dello spopolamento, ma le idee e le proposte non mancano, il sindaco di Caccavone(Poggio Sannita) è una fucina di proposte, ripopolare il suo borgo con famiglie di immigrati che, adeguatamente accolti (nelle numerose case abbandonate e ristrutturate) e formati, potrebbero lavorare in campagna per la raccolta delle olive e anche in altri ambiti, così non andrebbe disperso un tesoro immenso. Quest’anno 5000 alberi di ulivo sono stati abbandonati perché non c’era sufficiente manodopera! I numerosi progetti presentati dal sindaco sono stati completamente ignorati, ma lui stesso ci ha detto che non demorde… E ancora la bellissima Campobasso, adesso siamo approdati a Termoli, un gioiello che si affaccia sul mare adriatico dove il sole sorge ma anche tramonta… Dopo i due giorni di festeggiamenti in onore del patrono San Basso le Tremiti ci aspettano. Il Molise, la “regione che non c’è”, vi aspetta bella e umana. Marinella e Lutz
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